A Sarnano, sui Monti Sibillini, è stata presentata nei giorni scorsi quella che gli entusiasti definiscono una “rivoluzione turistica”, ovvero la Sibillini Mountain Experience.
Il progetto è un ottimo esempio di come NON si dovrebbero affrontare i problemi della montagna e delle aree interne (in questo caso interessate anche dal sisma del 2016): una pista da sci “all season” in Neveplast, un resort al posto di un vecchio rifugio di montagna, una nuova cabinovia, un complesso di bivacchi di lusso in legno, una pista per gommoni gonfiabili, una teleferica con volo d’angelo, un bob su rotaia, due tapis roulant coperti, il potenziamento degli impianti per la neve artificiale e per finire, ciliegina sulla torta, uno zoo safari da percorrere con la propria automobile.
Costo complessivo: 29 milioni di euro dal settore pubblico (cioè l’80% della cifra complessiva, grazie al PNRR e ai fondi per le aree colpite dal Sisma 2016) e 7 milioni da Sassotetto Srl (pari al 20%).
Sul sito scimarche.it, dove il progetto è descritto nel dettaglio, hanno l’ardire di scrivere che: «La nuova offerta del territorio avrà come voci principali l’enogastronomia, il turismo lento e naturalistico, la sicurezza e la tranquillità, l’artigianato e la manifattura, la cultura e l’arte,
l’autenticità, le tradizioni.»
E’ interessante notare che il Partito Democratico, per voce del deputato Mario Morgoni, ha attaccato la Sibillini Mountain Experience, sostenendo che non si tratterà di una “rivoluzione turistica”, ma di una nuova “città della domenica” per una villeggiatura “mordi e fuggi”.
«Lo spopolamento delle aree interne – ha dichiarato a Cronache Maceratesi – non si combatte trasformandole in parchi di divertimento. Sarebbe opportuno investire su forme di sviluppo meno invasivo ed effimero»
L’onorevole ha anche sottolineato che ci sono state diverse irregolarità nella partecipazione ai bandi e nei criteri individuati per l’assegnazione dei fondi.
Chissà cosa penserebbe Morgoni dei progetti di collegamento tra il Corno alle Scale, la Doganaccia e l’Abetone, che hanno il sostegno pieno di due Regioni governate dal suo stesso partito.
E chissà che ne direbbe della nuova seggiovia Polla – Scaffaiolo, che è il primo passo di quel grande “parco divertimenti” effimero, e dell’ostinazione con la quale i suoi proponenti insistono a definirla come “sostituzione/modifica” di un impianto esistente, evitando così la Valutazione di Impatto Ambientale.
Ecco come vengono spesi i soldi dell’Europa attraverso il Pnrr sui Monti Sibillini.
Nessun investimento necessario per ripopolare i borghi, nessun investimento per aiutare le persone a tornare nelle proprie case dopo il Sisma del 2016 ma soltanto ostacoli per allontanare i residenti e i non residenti dalle montagne che stanno diventando un parco giochi a discapito dell’ambiente e della natura.
Tutto questo grazie alla solita politica che sta facendo ingrassare i soliti imprenditori attraverso delle speculazioni sul territorio.
Tutto questo viene fatto con irregolarità procedurali e nei bandi a danno dei cittadini come stavano cercando di fare a Rubbiano, dove ancora la storia non è finita in quanto nonostante le nostre opposizioni al progetto ancora non vogliono mollare la presa.
Noi siamo come Davide contro Golia ma alla fine Golia ha fatto una brutta fine.
Mi affido e confido nella Magistratura e nella buona Politica.