Ieri, 11 Gennaio 2023, alle ore 17:30 una delegazione del comitato “Un altro Appennino è possibile” ha incontrato la capogruppo di Europa Verde e vice-presidente dell’Assemblea legislativa in Emilia-Romagna Silvia Zamboni e il suo staff. La delegazione del comitato era composta da Vittorio Monzoni, Vinicio Ruggeri, Paolo Carati e Andrea Garreffa. Il comitato ha raccolto un invito nato diverse settimane fa, frutto della ricerca di una sensibilità convergente sul seguente tema: crisi climatica e tutela dell’Appennino.
L’incontro è durato un’ora e mezza e sono stati approfonditi vari temi.
Si è parlato dell’interrogazione appena presentata da Europa Verde in regione riguardante il problema dei mezzi a motore sui sentieri escursionistici. La discussione si è poi estesa e si è convenuto sulla necessità di aprire un dibattito pubblico che metta al centro le potenzialità inespresse dell’Appennino. Turismo certamente, ma non solo: viabilità, trasporti, agricoltura, artigianato, iniziative culturali e connessioni digitali. Tutte parole decisive per le comunità di montagna. Tutte parole che per trasformarsi in realtà hanno bisogno di progettualità e investimenti. Tutte parole che, se realizzate, possono diventare opportunità di lavoro e motivi di presenza duratura sul territorio. Molto di più rispetto a ristori momentanei, certamente necessari nell’immediato, ma non risolutivi nel medio-lungo termine.
Particolarmente interessante è stata la fase del confronto in cui si è trovato pieno accordo sulla necessità di coinvolgere le scuole di tutta la regione affinchè agli studenti siano offerte occasioni di conoscenza della montagna, della sua biodiversità e della sua ricchezza storica e culturale. La soluzione per rilanciare l’Appennino potrebbe essere a portata di mano: soggiorni di studio e di formazione sportiva, visite di prossimità che consentano ai cittadini di domani di rilanciare non un turismo impersonale e privo di identità, ma una modalità di fruizione del territorio traducibile nella parola “abitare“.
Si è poi parlato, più nello specifico, delle opportunità di lavoro che si potrebbero generare se si finanziasse una capillare manutenzione dei sentieri escursionistici, così pure se si istituissero servizi di trasporto navetta a chiamata, per residenti e visitatori.
Si è parlato di questo e molto altro, con la promessa di nuovi incontri. Tutti spunti utili per aprire un dibattito che il nostro comitato invoca da tempo e che risponderebbe all’urgenza di fornire una prospettiva reale ai problemi dell’Appennino, non una panacea illusoria come una nuova seggiovia.
Restando in attesa dell’8 marzo, nuova data fissata per l’udienza del TAR sulla questione seggiovia al Corno alle Scale, desideriamo rivolgere un ringraziamento alla capogruppo assembleare regionale di Europa Verde per l’ascolto e la disponibilità al dialogo.
Auspichiamo che analoga disponibilità e convergenza di intenti possa essere manifestata anche da altre forze sociali e politiche o amministratori che desiderino confrontarsi con il comitato su analisi e proposte per la tutela dell’Appennino ed il sostegno all’economia montana.
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Per chi volesse approfondire e ripercorrere alcune delle tappe più importanti che ci hanno condotto fin qui, riproponiamo alcuni contenuti:
1) Il documento di valutazioni e proposte per il Corno alle Scale attorno al quale il comitato “Un altro Appennino è possibile” si è costituito e ha raccolto numerose adesioni nel 2020. Qui un elenco, in continuo aggiornamento, delle associazioni facenti parte del comitato.
2) Una riflessione intitolata Industria dello sci, turismo montano e il caso del Corno alle Scale, a firma di Vinicio Ruggeri, da noi pubblicato in data 22 Dicembre 2022.
3) L’articolo Nuova Seggiovia sul Corno alle Scale: la montagna ferita per il vantaggio di pochi a firma di WuMing2 pubblicato su Lo Scarpone il 15 Dicembre 2022.
4) La ricerca intitolata “Per una rigenerazione dell’Appennino Tosco-Emiliano: turismo, sostenibilità e sviluppo territoriale nel Parco Regionale del Corno alle Scale”. Si tratta di uno studio realizzato dal prof. Paolo Figini e dalla dottoressa Lucia Danzi del CAST – il Centro di Studi Avanzati sul Turismo dell’Università di Bologna.
5) Un recentissimo studio della Banca d’Italia (dicembre 2022) che decreta l’insensatezza dei progetti economici legati alla neve sotto certe quote nell’immediato futuro.
6) Un video realizzato circa un anno fa a scopo divulgativo e che riassume il sentimento che muove il comitato e che ha portato all’incontro con Europa Verde: