Il prossimo 26 ottobre, a Bologna, si terrà una manifestazione per chiedere a gran voce una svolta radicale nelle politiche ambientali dell’Emilia-Romagna
Dopo i disastri delle ultime alluvioni, dovuti alla crisi climatica e allo scempio del territorio, crediamo sia giunto il momento, ora o mai più, di fermare le grandi opere dannose, inutili e imposte, e di investire nella cura degli ecosistemi, per la nostra salute e il nostro futuro.
Per questo il nostro comitato è tra i promotori della manifestazione «Piovono proteste», insieme alla Rete Eemergenza Climatica Ambientale e a tanti altri soggetti.
Qui potete leggere il testo dell’appello che abbiamo contribuito a redigere, con la richiesta di uno stop alla costruzione di nuovi impianti di risalita per lo sci da discesa, in particolare della seggiovia Polla – Scaffaiolo e della funivia di collegamento tra il versante emiliano e quello toscano del Corno alle Scale .
Per promuovere questa iniziativa, e i temi che ci riguardano più da vicino, domenica 20 ottobre saremo a Bologna, con un banchetto, in via IV novembre (angolo via d’Azeglio), dalle 15 alle 21.
L’appuntamento per «Piovono proteste» è invece per sabato 26 ottobre, sempre a Bologna, in piazza dell’Unità, alle ore 14.30. Da lì si procederà in corteo per raggiungere piazza del Nettuno.
Un altro Appennino è possibile… e questa è un’occasione per pretenderlo.